RIQUALIFICAZIONE FONTANA STORICA DELLA FONTE ANTICOLANA- TERME DI FIUGGI-2023 |
Il progetto realizzato riguarda una fontana degli anni quaranta del Novecento costruita all'interno delle terme di Fiuggi che fu ricoperta di terreno negli anni ottanta . Essa ha rappresentato un segno identificativo negli anni del termalismo ed è affiancata dal teatro delle Fonti noto per aver ospitato le prime rassegne canore del Cantagiro. Nella realizzazione ci si è ispirati alla fonte vitale dell'elemento acqua dell'antica disciplina orientale del feng shui. Il suo orientamento ad Est è ideale per trasmettere energia positiva specialmente nel periodo che completa il suo ciclo nel 2043. L'acqua , secondo tale disciplina, nasce ad Est , come ad Est nasce il sole ed inizia ogni nuovo giorno. Le forme dei giochi d'acqua riportano all'elicrisio che in passato erano abbondanti nella zona dove è ubicata. Molteplici sono state le tecnologie evolute utilizzate. Anche il mutare dei colori durante il ciclo serale e notturno che la illuminano ti trasporta in un circuito di grande effetto sensoriale .
RADICI ANTICOLANE - UN ITINERARIO STORICO CULTURALE SULLE RADICI DI ANTICOLI- 2023 |
L’interessante iniziativa voluta dall’amministrazione comunale di Fiuggi nell'ambito di una collaborazione culturale, si prefigge di raccontare parti della città che ci riportano alla sua storia ed alla sua origine. Un racconto che avviene mediante pannelli ceramici affissi sulle pareti degli stessi edifici che nel tempo sono stati testimoni di fatti o che hanno ospitato famiglie anticolane. I pannelli dal saporeantico ma con rimandi tecnologici grazie alla presenza di QR Code contengono sunti storici,immagini o documenti dalla storia ed illustrano vari aspetti che appartengono alla vita passata della comunità Anticolana. Il collegamento con una sezione del sito turistico completerà le informazioni e le curiosità legate allo specifico luogo. I pannelli sono stati pensati per formare un percorso ideale in cui il visitatore potrà immergersi durante il suo cammino all’interno del borgo originario. Il percorso si snoda tra le strade del nucleo antico e comprende una serie di 14 argomenti riportati su singoli pannelli. Piazza dell’Olmo-Le porte e le torri; Collegiata San Pietro; I Colonna; I Falconi; Il palazzo Falconi; S. Stefano ed il pozzo delle vergini; da Margani al Novecento; storie popolari – via Processionale; storie popolari – via dello spregato e la piazzeruola; Chiesa S. Maria del colle e porta del colle; Sotto il castello di Anticoli; La Portella; Storie del Novecento - il municipio; Storie del Novecento – il teatro. Un ulteriore pannello è stato inoltre dedicato anche alla Piazza principale della Fiuggi termale al fine di segnare simbolicamente il passaggio dalle radici storiche a quelle contemporanee che hanno visto Anticoli di Campagna trasformarsi in Fiuggi. Questo progetto che l’amministrazione conta di portare a termine prima della stagione estiva avvalorerà maggiormente il pacchetto culturale e turistico legato al settore esperenziale iniziato già da qualche anno con la realizzazione del circuito della street art che
ha riscosso un meritato successo e con la riqualificazione del Teatro storico posto proprio alle porte del nucleo antico.
RISANAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DELLA STRUTTURA SPORTIVA "LELLO SIMEONE" BARLETTA - 2022 |
La Direzione dei Lavori insieme a GAMI Engineering srl di questo progetto rappresenta non solo un lavoro tecnico professionale ma anche un'attenta riqualificazione di un luogo che conserva l'anima del grande campione sportivo Pietro Mennea . Infatti fu proprio da qui che partì il suo viaggio verso al notorietà. Oggi l'area verrà riqualificata contornandosi anche di un parco inclusivo per il benessere urbano
ISTITUTO SUPERIORE A. MANZONI - SUZZARA (MN)-2022 |
IIl progetto eseguito con T.H.E.M.A. srl di Bologna riguarda la sede dell’Istituto Superiore “A. Manzoni” che è costituita da diversi corpi di fabbrica collegati a formare un unico complesso immobiliare. I corpi di fabbrica che costituiscono il complesso, sono stati costruiti in tempi molto diversi. Il più antico ha origini seicentesche mentre il più recente è stato realizzato nel 2006. Il progetto riguarda l’adeguamento sismico dell’intero complesso scolastico con particolare attenzione ai fabbricati più antichi di cui si sono approfonditi interventi di restauro storico conservativi.Ripercorrendo brevemente l’analisi storica dell’edificio possiamo dire che l’edificio in origine faceva parte di un complesso edilizio seicentesco destinato anche a convento dai Padri di S. Domenico di Mantova che detenevano insieme ad altre proprietà nel Mantovano di cui alcune (specialmente terreni) erano redditizie per il loro sostentamento (Mibac –Archivio di stato- Corporazioni religiose soppresse Volumi 1-1165 anni 1330-1810). Dal catasto di Maria Teresa D’Austria ovvero Teresiano eseguito con molta meticolosità e iniziato nel 1718 da Carlo VI si evincono le particelle e le proprietà del convento come si potrà notare dalla tavola allegata estratta dall’archivio di stato. I Padri Domenicani a seguito del decreto a firma di Innocenzo X lasciarono Suzzara e da quel momento in poi la proprietà pur essendo gestita sempre dall’ordine religioso è stata lentamente abbandonata fino a quando i “Francesi” l’acquisirono e la adibirono a Caserma. Con il ritorno degli Austriaci nel XIX secolo la stessa proprietà fu frazionata e venduta a privati che la utilizzarono come dimora e ricovero mantenendo ancora un sottile legame con l’attività agricola ormai affievolita per il sopravvento della società industrializzata. Altrettanto difficile dare chiara perimetrazione e collocazione topografica alle fasi iniziali di trasformazione che includono un’area di modesti edifici ed orti inseriti in un assetto urbano profondamente diverso come appare oggi. Certa è la situazione nel momento del censimento del catasto Teresiano da cui si può partire per valutare la metamorfosi dell’edificio sino ai nostri giorni. Il complesso è pervenuto nel Novecento in condizioni pressoché inalterate anche se con opere stratificate eseguite nel tempo. E’ durante il ventennio del regime che sono state eseguite lavorazioni di demolizione che ne hanno modificato l’impianto lasciando il nucleo murario di forma quadrata ancora esistente e con aspetti stilistici e funzionali completamente differenti. Il progetto è stato sviluppato insieme alla Soprintendenza BAEPP. Anche se oggi l’intero complesso è destinato alle funzioni scolastiche è stato compito del presente progetto ridare a questo luogo una sua “anima” che si relazioni con il passato e con la memoria che lo ha generato.
IL TEATRO COMUNALE DI ANTICOLI (FIUGGI) - 2022 |
COLLEGIATA DI SAN PIETRO APOSTOLO - FIUGGI - 2021
Era tantissimo tempo che la “gens anticolana” attendeva
questo momento. Tanti anni di attesa ma finalmente la Collegiata di questo
borgo storico del Lazio, appartenuto in passato alla famiglia Colonna, potrà
tornare lucente con la sua rinnovata anima. Il nuovo parroco Don Alberto che la
gente Ernica conosce benissimo per il suo impegno e la sua dedizione per il
mantenimento del Santuario della SS Trinità ora è in prima linea per affrontare
questa nuova sfida che gestirà sicuramente nel migliore dei modi come è
abituato a fare da anni a servizio della chiesa. I lavori in fase conclusiva
sono stati curati dall’impresa Zovini di Fontana Liri, specializzata in queste
tipologie di lavoro. Con questa opera di restauro il borgo storico che ruota
intorno alla Collegiata accrescerà la sua notorietà turistica che ora si
distingue principalmente per le proprietà dell’acqua terapeutica e per il
contesto paesaggistico.
Un pò di storia
E’ interessante
sapere che la prima chiesa intitolata a San Pietro fu quella che nell’antichità
si trovava “de foris” ovvero fuori la cinta del borgo ovvero la chiesa che
attualmente è dedicata a San Biagio protettore della città, mentre quella che
attualmente è dedicata a San Pietro era invece intitolata a Santa Lucia,
raffigurata in una piccola tela tonda nel transetto di sinistra dell’attuale
chiesa. Ancora oggi a lato dell’altare si intravede una scala, poi murata, che
raggiunge i piani superiori per agevolare i “Colonna” a recarsi nella chiesetta
direttamente dalle loro dimore.In quel periodo Anticoli era feudo dei Colonna
però dal 1421 al 1478 fu un libero comune agendo in piena autonomia. Fu in
questi anni che il borgo si allargò aumentando le torri di difesa spostando la
porta del rione colle, oggi scomparsa dopo la demolizione degli anni 50. Dopo
l’atto di trasferimento del feudo Anticolano per concessione apostolica a
Rodrigo Borgia, questi vi esercitò anche i poteri spirituali agevolando così la
famiglia Colonna. Robrigo divenuto Papa Alessandro VI nella lettera
di investitura della proprietà del feudo di Anticoli alla figlia Lucrezia, come
una “Concessio apostolica” indirizzata al cardinale Ascanio Sforza scrive:
”Hinc est quod nos …civitatem tamen Nepesinam…et terram Anticuli in Campania et
illarum populos quibus dum minori fungeremur officio ommenes dominium ac merum
et mixtum imperium ex concessione apostolica obtinentes… ” Furono anni di
grande attività ed innovazioni con l’applicazione dei primi statuti che nel
1448 riscrisse il cavaliere romano Stefano Porcari. La
comunità di Anticoli in quegli anni fu stremata dalle carestie e dalla
pestilenza che decimarono la popolazione e la ridussero a brandelli. Nel 1500
si cominciò ad abbandonare gli uffici religiosi e disertare le Messe anche per
la difficoltà di frequentare la chiesa fuori le mura che diventò impraticabile,
specialmente l’inverno, per il fango e la vegetazione che avvolgeva la
costruzione. Si decise allora di officiare le messe presso la chiesetta del
Castello o di Santa Lucia che era posizionata nella parte alta di sinistra
dell’attuale chiesa. Poi agli inizi del 600 si decise di realizzare nel rione
Riofreddo (attuale piazzetta ubicata a fianco dell’attuale chiesa), una chiesa
più importante. Nel 1610 Monsignor Antonino Seneca vicario di San Carlo
Borromeo incoraggiò la popolazione a partecipare alla costruzione della chiesa
che fu completata ed inaugurata nel 1617 il giorno di San Carlo in onore
proprio del Santo a cui il Monsignore era molto legato. Questo giorno ci viene
tramandato, come dice Don Celestino Ludovici, da un atto notarile che Monsignor
Seneca volle redigere al fine di tramandare ai posteri l’importante
avvenimento. L’atto fu redatto in presenza del Sindaco di Anticoli Federico de
Grassis, del Monsignore, degli officiali Mariani e Giannuzzi e dei testimoni
Giorgilli e Sabelli. D’altronde Carlo Borromeo era allacciato alla famiglia
Colonna tramite la sorella Anna sposata con Fabrizio Colonna, per cui edificare
una Chiesa ad Anticoli rappresentava anche il modo di onorare questo legame.
Fabrizio ed Anna generarono Marcantonio III Colonna Principe di Paliano e
Signore di tanti Comuni tra cui Anticoli di Campagna.
Particolari dell’architettura
La chiesa con forma a croce latina e pianta rettangolare fu appunto edificata
sulla chiesetta di Santa Lucia e sopraelevando anche una torre di difesa del
Castrum. La copertura a due falde contiene all’interno la volta principale
semisferica ed una cupola finale a volta incrociata. Accanto, sul lato sinistro
era presente l’edificio storico con elementi stilistici del XIV secolo e
tipiche simbologie di casa Colonna, restaurato nel 1995, in cui era ubicata
l’antica residenza Comunale ed utilizzato in seguito come casa parrocchiale.
Nel 1915, in occasione del terremoto che colpì l’Abruzzo, il complesso subì
molti danni tra cui il crollo del campanile che fu riedificato con cupola
di natura araba una prima volta nel 700 a causa di un incendio.
La collegiata di San Pietro gode di un giuspatronato del Comune di Anticoli,
cioè il Comune è tenuto al mantenimento della stessa, a contribuire alle spese
di riparazione della collegiata, del campanile e dell’Organo. La Chiesa ospita
sei cappelle con relativi altari, tre per ogni lato della campata principale. A
sinistra entrando ci sono tele che raffigurano la Madonna del Purgatorio,
l’Ascensione ed il sacro Cuore. A destra invece le tele raffigurano San
Francesco (estasi di S. Francesco di pittore romano del sec. XVII), la
Madonna del Carmelo e l’Assunzione (l’Assunta è venerata da S. Biagio, S.
Michele Arcangelo e da S. Carlo Borromeo). I due altari del transetto sono
dedicati alla SS. Immacolata (a destra) e a S. Lucia (a sinistra).
I due altari del transetto a sinistra riportano una piccola tela ovale raffigurante
Santa Lucia in ricordo della primordiale chiesa a destra l’altare che si
caratterizza per due colonne molto interessanti lavorate a rilievo con fine
tecnica di altorilievo floreale ospita una statua della Santissima Madonna
Immacolata. Questo altare di matrice barocca sembra anticipare di molti anni
l’arte floreale del novecento.
L’altare dedicato alla Madonna del Carmelo è stato voluto dalla famiglia Falconi tanto è vero che questa madonna è la patrona della casa Falconi di Anticoli (famiglia che ne vanta tutt’ora il patronato). La famiglia Falconi era una delle più antiche del castello ed ebbe molteplici privilegi dai Colonna. A Carlo Benedetto Falconi nel 1702 fu rilasciato il beneficio di chiericato nella chiesa come riportato nel “Liber collationum benficiorum” della curia episcopale di Anagni. Sull’architrave della cappella esiste, in bassorilievo, lo stemma della famiglia. Un altro stemma, inciso nel marmo si trova nella chiesa dei cappuccini in ricordo di Biagio Falconi. Nell’altare dedicato all’Ascensione di fronte a quella della Madonna del Carmelo è conservata una lapide dedicata ad un personaggio di casa Severa. Monsignor Giuseppe Maria Severa nominato da Gregorio XVI vescovo di Città della Pieve e poi di Terni. La tela dedicata a San Carlo Borromeo sicuramente fu voluta dal Monsignore Seneca per dimostrare la sua venerazione nei confronti di Carlo Borromeo. Molti sono gli spunti che gli autori delle tele hanno ripreso da autori più importanti del 600: Mattia Preti detto il Calabrese, Bernardo Cavallino della scuola Napoletana e Francesco Albani che ha molto operato a Roma, comunque tutti influenzati dal grande Caravaggio. Molto probabilmente il pittore romano che ha dipinto la tela in onore di san Francesco sarà stato un allievo di Francesco Albani. Anche la scuola lombarda di Giuseppe Vermiglio ha forse ispirato le tele in quanto ci potrebbe essere stata l’influenza di Seneca e Carlo Borromeo. Negli anni 50 il campanile fu oggetto di lavori di ristrutturazione e consolidamento. Molto probabilmente durante i lavori vennero chiuse con mattoni pieni di argilla le parti inferiori delle aperture esistenti sulle facciate del campanile per consolidare le murature e per appoggiare un solaio per la manutenzione delle campane. Vari sono stati gli interventi di restauro operati nel 900 ma sempre poco consistenti e diradati nel tempo tanto che ora l’intervento sul quale ha lavorato il nostro studio riguarda nella sua complessità l’intero complesso al fine di ottenere una totale ed organica rigenerazione. Il progetto è stato condotto oltre che dal nostro studio anche dallo studio dell’arch. Luciano Terrinoni e dal responsabile unico del procedimento Ing. Lucia Ciocci. I lavori sono stati finanziati dalla C.E.I. ed in parte dal Comune di Fiuggi.
RISTRUTTURAZIONE DEL CENTRO DI PREPARAZIONE OLIMPICA DA ADIBIRE A CENTRO BENESSERE E WELLNESS-FIUGGI- 2021
L’idea di wellness si lega senza dubbio a concetti quali relax, coccole e distensione, ma anche a un insieme di combinazioni infinite, in cui entrano temi quali l’alimentazione e la dieta, le terapie estetiche e cosmetiche più o meno complesse, massaggi e trattamenti a base di acqua, saune e bagni turchi, fanghi e tanto altro ancora. Un mondo di stimoli che coinvolgono principalmente la sfera delle emozioni e richiedono il supporto di altri elementi quali, ad esempio, colori, luci, musica ed essenze profumate. In conclusione, fare l’esperienza del wellness significa immergersi in un insieme di situazioni e di trattamenti che provocano risposte individuali di grado e intensità variabile, non valutabili attraverso scale economiche o misurazioni quantitative. Il wellness è rapidamente diventato un valore aggiunto per l’offerta alberghiera e termale di cui non si potrà quasi più fare a meno nei prossimi anni, specie se di crisi. Nell’ambito del turismo gli italiani sembrano aver cambiato le loro abitudini: meno avventura e più riposo, non rinunciando però a sole, mare, divertimento, svago e rapporti con la natura. Il benessere e l’enogastronomia costituiscono però le vere novità nel campo del tempo libero. All’aumento del numero degli agriturismi e delle strutture alberghiere con area wellness, ha contribuito un nuovo modo di distribuire il proprio tempo libero, che valorizza di più i fine settimana e non concentra le vacanze solo nel periodo estivo. Internet e una migliore informazione portano, poi, a richiedere sempre qualcosa di meglio, convinti che la soddisfazione delle proprie aspettative costituisca un segno di successo sociale e un antidoto a stress e sovraffaticamento lavorativo. Il wellness come percezione di un nuovo lusso, finora a disposizione di pochi fortunati, oggi a portata di tasca invece anche di chi durante l’anno non frequenta palestre o visita regolarmente un centro estetico. Un servizio che non sempre è a basso costo ma che può dare un pizzico di novità a una settimana in montagna, alla vacanza nell’agriturismo alternativo o al week-end nella città d’arte o termale. Dedicare del tempo e del denaro a un fine settimana in un centro termale, o per una remise en forme, sono visti come momenti ludici ma anche come Investimenti in salute che danno al proprio corpo la possibilità di recuperare quell’equilibrio psicofisico messo a rischio nella realtà della vita quotidiana. Ciò è dovuto principalmente al già ricordato modo in cui si valuta oggigiorno il concetto di benessere, che avviene, non in base a una precisa definizione, ma per opposizione. Ovvero lo star bene corrisponderebbe al non vivere condizioni di malessere (stress, ritmi frenetici, disagio), e come un equilibrio psico-fisico frutto di un giusto rapporto fra controllo e piacere, tra disciplina e trasgressione.
Il nostro studio, impegnato nel campo del benessere a livello olistico ha curato di quest'opera la direzione tecnica in cantiere da parte della società Past Costruzioni srl in tutte le fasi dei lavori il cui costo complessivo è di circa duemilioni e cinquecento mila euro . Il complesso copre un'area di circa duemila mq. di superficie coperta con du grandi vasche centrali idromassaggio e di galleggiamento; un bagno turco, una sanuna ed una biosauna, una stanza del sale, un percorso kneip, cascata di ghiaccio, sale relax ed ambienti per la cura della persona distribuiti su dieci stanze. Il complesso è ubicato all'interno dell'area del campo di golf comunale in un contesto paesistico dominato dalla vegetazione.
AMPLIAMENTO CIMITERO PUBBLICO - TRIVIGLIANO (FR) - 2019
L’intervento edilizio prevede la realizzazione di n. 208 loculi e n.71 tra ossari e loculi ridotti per piccole salme oltre ai necessari servizi. Le nuove costruzioni percorrendo il perimetro dell’area in prossimità dell’ingresso al nuovo cimitero fungono anche da pareti di recinzione e vogliono ricordare una sorta di criptoportico a nicchia, preambolo di luoghi sacri dell’antichità. Il cimitero si articola su quote differenti e per quanto riguarda i camminamenti interni si sono sviluppate soluzioni ambientali che più si accostassero al concetto del parco e soluzioni funzionali che agevolassero la fruizione di tutte le persone. I gradoni sui quali sono impostati i blocchi edilizi contenente i loculi sono sagomati seguendo la pendenza naturale del terreno ed in parte le curve di livello esistenti . Essi sono contenuti da pareti in c.a. rivestite nella stessa maniera delle batterie di loculi per caratterizzare e conformare l'intervento alle caratteristiche dei luoghi esistenti.
RIQUALIFICAZIONE DELLA TORRE CAETANI - VALLEPIETRA (RM) - 2020
Una torre medievale a servizio del territorio
RECUPERO DI UN’AREA PUBBLICA ADIBITA AL MONUMENTO AI CADUTI – MONTELANICO (RM) - 2017
Il progetto interessa uno spazio urbano all’interno del centro cittadino di questa cittadina in provincia di Roma. L’area pubblica è dedicata al monumento ai caduti ed ospita una stele onorifica con una cappella che le fa da quinta. Essa è stata liberata dal caos antropico che si era generato lungo il suo perimetro. Questo piccolo luogo, prima chiuso da barriere è stato aperto verso la vita sociale ed integrato nel contesto facilitando la sua fruibilità più inclusiva
IL RESTAURO DI UN LUOGO DI FEDE – FERENTINO (FR)- 2015
A seguito di apparizioni ed eventi miracolosi succedutisi nella valle
anticolana in cui gli altopiani conducono nel lago di Canterno due decreti del
capitolo di Ferentino del 28 maggio e del 24 giugno del 1622
autorizzavano la devozione della Madonna della Stella. Dopo le
apparizioni della sacra immagine avvenute sotto un costone roccioso a pochi
metri da qui in direzione nord ovest , ai piedi del monte Porciano la
venerazione dei fedeli cresce di anno in anno. Il Vescovo di Anagni, Mons.
Bernardino Masseri, con contratto della cancelleria Episcopale di Anagni, il 12
novembre 1693, contrattò la costruzione della chiesetta per 240 scudi, con
Domenico Bertoni figlio di Bartolomeo di Roma. I lavori andarono avanti
lentamente e ne furono aggiunti degli altri con contratto del 30 settembre del
1698. La chiesetta eretta sotto il costone roccioso rimase in piedi fino al
1772 allorquando non fu distrutta da un evento franoso sostenuto da piogge
torrenziali . A seguito della distruzione della cappella eretta nel 1695 sotto
la grotta di monte Porciano, fu edificata la nuova chiesa nel luogo dove si
trova attualmente. Fu trovata subito, nelle immediate vicinanze, una radura tra
i boschi più o meno pianeggiante che avesse un più solido terreno. L’altare
della chiesa difatti si trova su di un imponente masso calcareo proprio a
dimostrazione del fatto di dare più sicurezza al culto della Madonna dopo
l’incidente accaduto alla prima chiesetta. La nuova chiesa fu realizzata da
mano d’opera locale e da volenterosi fedeli alla Madonna. All’interno della
Chiesa, sopra l’altare principale, fu collocato subito l’affresco su roccia
raffigurante la Madonna con in braccio il Bambino Gesù, staccato dal costone
roccioso all’interno della cappella originaria andata distrutta. L’affresco su
roccia fu segato dalla rupe per la spesa di 15 scudi con i quali sono stati
retribuiti gli scalpellini: Innocenzo Meloni. Giuseppe Lisi e Angelo Stinelli
“L’affresco è alto 5 palmi, largo 4 e tre once” Rappresenta la Vergine dipinta
in veste rossa con manto azzurro in campo verde cupo. Sorregge in seno il
Bambino Gesù quasi nudo con ai lati due angeli. Secondo Fra Terenzio, scomparso
un po’ di anni fa, l’opera originale dell’affresco su roccia è da attribuire ad
una scuola monastica del primo seicento. La tecnica dell’affresco è l’unica che
poteva resistere alle intemperie come infatti è avvenuto nel corso dei secoli.
Ciò spiega come si sia conservata per anni stando in mezzo alla boscaglia e
senza protezione alcuna. Per la costruzione della nuova chiesa fu deputato Don
Massimo Terrinoni, Vicario Foraneo di Anticoli di Campagna che incaricò
l’architetto romano Domenico Bertani per il progetto e la direzione dei lavori.
I lavori del nuovo ed attuale Santuario iniziarono secondo la versione
ufficiale nel 1774 mentre durante l’ultimo restauro avvenuto nel 2013 sono
stati trovati elementi che fanno pensare che i lavori furono già iniziati
nel 1769, quindi prima della distruzione della cappella originaria. Questa data
è riportata sulla parete interna della chiesa all’altezza del cornicione
perimetrale. I costruttori, che le cronache citano, furono: Giovanni De Marchis
(di Milano) capomastro, Diodato della Torre, Angelo Sinelli, Antonio Foca
muratori, e un non meglio identificato Sebastiano da Fumone. Furono spesi
complessivamente cinquecento scudi.
All’interno il santuario conserva oltre l’affresco su roccia , un pezzo
scultoreo in legno decorato della fine del 1800, realizzato da artigiani di
Ortisei, raffigurante la Madonna e una parte del primo altare ,scoperto durante
i recenti lavori di restauro ultimati nel 2014.
Nel tempo il santuario è stato mantenuto ed arricchito nelle decorazioni
mediante il contributo dei fedeli che hanno sempre cercato di renderlo
funzionale e dignitoso. Della presenza dell’opera dei fedeli rimane traccia
nelle incisioni venute alla luce durante i lavori di restauro riportate alla
sommità di ogni parasta e capitello della chiesa. Sul primo capitello del lato
a sinistra (entrando) della chiesa c’è il nome di Costantino Lucarelli, sul
secondo capitello a sinistra Vincenzo Pistola (è molto probabile che questo sia
il soprannome di una famiglia originaria di Fiuggi), sul lato destro della
chiesa sopra il secondo capitello c’è invece inciso il nome di Venanzio
Girolami. Durante questo periodo la chiesa era dotata anche di un coro
posizionato nella parte alta del vestibolo, subito dopo l’entrata su un
soppalco di legno. Il coro sarà rimosso negli anni quaranta del novecento ma
non sappiamo con certezza il motivo. La certezza dell’esistenza del coro è
avvalorata dal fatto che durante la fase di ristrutturazione del 2014 sono
venute alla luce incisioni sulla parte alta delle tre pareti verso l’ingresso
dei nominativi dei cantori che avevano la consuetudine di lasciare un segno identificativo
della loro attività. Nel 1949 per volere di Renzo Barbera fu realizzato
un nuovo pavimento. Renzo Barbera, presidente del Palermo Calcio dal 1971 al
1980, e a cui è dedicato lo stadio di Calcio di Palermo, nel 1944 era un
giovane ufficiale che durante la seconda guerra mondiale si rifugiò proprio
dentro questa chiesa per sfuggire alla cattura dell’esercito tedesco che nel
periodo della ritirata stava rastrellando anche soldati italiani. Barbera fu
protetto anche dalla piccola comunità e uscì dal santuario solo dopo lo
scampato pericolo. Quando il conflitto ebbe fine Barbera tornò nel Santuario
per ringraziare la Madonna e la comunità e fece dono del pavimento che ancora
oggi è presente contornato da una fascia di mattoni di cotto fatti a mano
realizzata durante i lavori di ristrutturazione più recenti. I lavori eseguiti
nel 2014 dall’impresa Fa.l.po.s.r.l. di Roma grazie ad un finanziamento della
Regione Lazio hanno interessato l’intero complesso per
una profonda ristrutturazione secondo il progetto e la direzione del nostro studio . L’opera di decoro è stata eseguita da Antonio
Fontana di Veroli. Il santuario è stato riaperto il 14 settembre 2014, giorno
dei festeggiamenti della Madonna della Stella, dopo sei mesi di intenso lavoro
alla presenza di Monsignore Lorenzo Loppa, Vescovo di Anagni- Alatri, Don
Domenico Pompili ora Vescovo di Rieti, Don Angelo Pilozzi parroco della chiesa
di Cristo Re e responsabile del santuario
CENTRO SPORTIVO POLIVALENTE - VALLEPIETRA (RM)- 2015
Si tratta di un centro polivalente nel Comune montano di Vallepietra situato nel Parco dei monti Simbruini. L’unico della zona per ospitare eventi e manifestazioni non solo sportivi ma anche di altra natura considerata l’importanza del luogo che accoglie durante l’anno migliaia di pellegrini in visita al Santuario della Santissima Trinità. Il progetto finanziato in parte dalla Regione Lazio per un totale di circa 270.000 euro comprende la realizzazione della struttura metallica geodetica e la ristrutturazione degli spogliatoi e dei servizi.
INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E RECUPERO DELLA PORTA DEL SOLE – VALLEPIETRA (RM) - 2015
Il centro storico di Vallepietra dominato in passato dalla famiglia Caetani si trova all’interno del parco dei Monti Simbruini. Il territorio oltre ad essere molto interessante dal punto paesaggistico è conosciuto come luogo spirituale per la presenza del Santuario della Santissima Trinità, meta ogni anno di migliaia di pellegrini. Il piccolo abitato storico è molto caratteristico e presenta varie porte di entrata dall’esterno verso il borgo che sono state oggetto di un piano per il recupero curato dal nostro studio di cui fa parte la Porta del Sole, realizzata nel primo stralcio del piano.
RESTAURO E RISTRUTTURAZIONE DEL CONVENTO DI SANTA MARIA IN CAMPANICA - FIUGGI-2014
Il 5 ottobre, all’indomani della festa per antonomasia di tutti i frati francescani, il Convento della Beata Vergine Maria in Campanica in Anticoli (Fiuggi) ha aperto le porte ad una nuova stagione . I lavori di restauro e ristrutturazione finanziati in gran parte dalla regione Lazio per circa 800.000 euro sono giunti a termine ed in occasione di questo evento Padre Mario , reggente del Convento , ha celebrato una Messa ed organizzato una festa alla maniera francescana a cui hanno partecipato moltissime persone ed amici. La santa messa e i festeggiamenti si sono svolti nell’interessante sagrato del convento, interamente ristrutturato, alla presenza del Sindaco , dell’Assessore alle OO.PP. e dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, del Provinciale Padre Gianfranco Palmisani e delle autorità civili e religiose . La cerimonia ha vissuto momenti suggestivi con il concerto della Banda musicale della città di Fiuggi che ha eseguito un repertorio musicale che ha suscitato emozioni fuori dal comune. Nella piazza colma di persone sono poi proseguiti sino a sera inoltrata i festeggiamenti in un clima di fratellanza assistendo alla fine ad uno spettacolo pirotecnico. Molti sono stati gli elogi e i ringraziamenti di Padre Mario e del Sindaco alla fine della Messa ,dichiarando anche la volontà di valorizzare quanto è stato fatto. Il nuovo sagrato , che il progettista chiama il ming tang del convento ( raccoglitore e convogliamento di energie), ospita un busto in pietra, posizionato tra le rocce, del Venerabile Padre Mariano da Torino che proprio dal convento di Fiuggi è partito per la sua nota ascesa di grande comunicatore spirituale. L’opera ha impiegato qualche anno per essere ultimata a causa dell’erogazione molto lenta dei fondi regionali. Il progetto dell’ Arch. Felice D’Amico che ha seguito anche i lavori, alla fine ha portato comunque ad una ristrutturazione di pregio e di raffinatezza estetica del complesso ecclesiastico molto importante. Sono state rifatte le coperture, le facciate, parte degli interni, gli impianti e le parti i esterne. L’architetto ci fa notare che per alcuni interventi ha impiegato la disciplina orientale del feng shui, di cui è esperto conoscitore, al fine di attivare le energie di questo luogo magico che domina la piccola valle anticolana. Il viale raccoglie, attraverso disegni simbolici, significati spirituali e comunicativi interessanti: la realizzazione della via crucis curata dal maestro Adamo Dell’Orco di Alatri per riqualificare e dare un senso all’antico muro di recinzione, le forme sinuose del viale quasi a rappresentare da un lato una sorta di rosario ma anche le acque che ti accompagnano verso l’ingresso della chiesa, il tau illuminato posto nel sagrato a rappresentare i principi dell’ordine francescano, la scultura in ferro realizzata nella parete laterale del convento dal maestro Adamo ispirata al cantico delle creature. Forme, colori e materiali combinati con armonia hanno fatto il resto. I lavori, come ci riferiscono, sono stati condotti dalla società cooperativa RE.I.CO. di Roma. L’impresa RE.I.CO.che ha grande esperienza in questo campo particolare e ha impiegato “una variegata squadra di persone che ha lavorato con amore ”. Come sempre non è mancato il lavoro ed il contributo di Padre Mario, l’infaticabile frate sempre attivo per il funzionamento di un Convento a servizio della collettività . ”Ora sarebbe auspicabile riconsiderare questo patrimonio storico e culturale che insieme ad altre realtà potrebbe rappresentare un valore aggiunto alla nostra vita turistica ,sociale e culturale “ Questo è stato il pensiero sia del Sindaco che del progettista Arch. Felice D’Amico, come riportato dalla stampa locale.
LAVORI DI RECUPERO E RISANAMENTO DELLE ABITAZIONI DEL CENTRO STORICO DI FIUGGI - 2014 -
Gli interventi sono stati individuati lungo gli i assi della
“portella” , oggi via Cesare Battisti e di “via maggiore”,oggi corso
Sorelle Faioli e via Vittorio Emanuele , aree queste più frequentate ed
interamente urbanizzate con interventi anche recenti si è ritenuto
opportuno di predisporre una proposta su queste direttrici al fine di non
assorbire economie anche per rinnovare servizi ed urbanizzazioni già di
per sé efficienti. Un’altra area presa in considerazione è ubicata nel rione
“colle” tra via Verghetti e Via del Forno in quanto essendo l’ anello di
chiusura del Centro Storico posto a valle potrebbe rappresentare un modello
campione di integrazione con le zone più storiche interne ,ovvero un
trait d’union tra le zone più moderne con quelle più storiche . In sintesi gli
interventi proposti interessano due zone : una interna e l’altra perimetrale .
Il progetto interessa zone ampiamente urbanizzate anche se nella gran
parte dei casi gli impianti di allaccio alle pubbliche utenze creano non poche
interferenze di ordine estetico e funzionale per cui è necessario intervenire
per minimizzare al massimo tali interferenze. I comparti presi in esame
comunque rappresentano un progetto di recupero suddiviso anche per epoche
storiche di riferimento. Le unità ricadenti lungo l’asse di “via maggiore” si
identificano con il nucleo urbano originario risalente intorno al secolo XI,
quelle ricadenti nella zona della “portella” sono databili intorno al XIV-XV
secolo e quelle della cinta urbana bassa di via Verghetti e via del forno più
recenti intorno al XIX secolo. Praticamente nell’ambito delle richieste
pervenute si sono perimetrati comparti omogenei di diversa epoca storica
in modo da ottenere modelli di riferimento mirati per ogni area. Indubbiamente
l’asse di “via Maggiore” rappresenta il fulcro del tessuto urbanistico del
Centro Storico ,lungo questa dorsale si trovano edifici che in qualche modo hanno
segnato la storia della comunità “Anticolana”. Al n° 4 si trova una casa
antica restaurata nel 1848 dal facoltoso pastore Terrinoni; al n° 14 un palazzo
del XIII secolo. Residenza dei canonici officianti la Collegiata di S. Pietro
Apostolo; al n° 23 la casa Canonica attuale, antica residenza municipale. Si
notano elementi d’arte del sec. XIV e XV. Lungo questo asse si diramano
stradine che conducono ad altri edifici di notevole interesse storico : Palazzo
Falconi; via del codice cosiddetta perché nel medioevo vi aveva sede la
Magistratura e vi fu elaborato il “Liber Statutorum Anticoli in Campanea Apud
Henicos” nel 1410 ; la sede feudale (sec. XV), poi residenza del cav. Severa,
Capitano del Popolo, ora Pozzo della Vergine a ricordo dello “jus primae noctis”.
L’altro asse della “portella” coincide con una delle porte d’ingresso della
cinta muraria originaria e si trova al di sotto di via maggiore verso il lato
sud. Questa è l’unica porta urbana rimasta quasi intatta. Gli edifici a schiera
formano la cinta muraria e non posseggono elementi architettonici di spicco ma
formano un interessante paesaggio urbano. Per la maggior parte dei casi
si tratta di degrado ed invecchiamento dei fabbricati negli elementi
stilistici e perimetrali del fabbricato con pochissimi casi di
superfetazioni dovute ad aggetti trasformati in volumi . Sono numerosi invece i
casi di ripristino di elementi non consoni al centro storico: imposte ed
infissi,canne fumarie,intonaci e faccie a vista improprie, elementi di
spiccato bieco modernismo . Sono previsti interventi su alcuni
elementi che circoscrivono le unità e che sono condivisi con gli spazi
pubblici creando contesti di forte impatto con il centro storico
:recinzioni, parapetti, accessi, elementi di arredo ecc. L’Amministrazione è
intenzionata nell’ambito della riqualificazione dell’intero territorio ad
intraprendere delle iniziative relative al miglioramento dell’immagine
urbana e questo progetto rappresenta un’occasione per iniziare ad
operare proprio dal Centro Storico e trasmettere agli abitanti il
giusto modo di concepire gli interventi edilizi all’interno del tessuto
antico della città .
PARCO OPEN AIR – FONTE ANTICOLANA FIUGGI TERME - 2013-
Trasformare questo spazio in un Parco a tema Wellness significa
rafforzarne l’identità ormai consolidata come luogo di cura. Creare un
grande percorso di benessere che si snodi all’interno del parco, permettendo ai
clienti di seguire un ideale protocollo che, oltre al riequilibrio
psico-fisico, gli permetta di trascorrere in maniera rilassante e benefica un
pomeriggio o un’intera giornata all’insegna del benessere, con la possibilità
di richiedere visite mediche, massaggi e trattamenti medico-estetici e cosmetici.
Il tutto, mentre i più piccoli verranno accuditi in un’area a loro interamente
dedicata. Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati il progetto,
per le zone da riqualificare , è stato basato su soluzioni e criteri
compositivi derivanti concettualmente dal feng shui, l ‘antica disciplina
orientale che si occupa del rapporto fra uomo e spazio abitato, indagando le
relazioni reciproche tra l’ambiente e le persone che lo fruiscono al fine di
adottare soluzioni che diano benefici ed armonia . D’altronde l’ambito di
intervento considerato sia nello stato attuale che in quello futuro dovrà
essere un esempio di “ fonte di benessere psico-fisico ” per i
fruitori con conseguenti benefici per il turismo del
territorio . In sintesi con tale sistema si capisce e si indaga :
– come le strutture spaziale e il luogo circostante interagiscano con i
fruitori da un punto di vista psicologico e fisico
– come il movimento del sole – quindi l’orientamento – fornisca una sorta di
“carattere” sensoriale e percettivo all’architettura ed agli spazi
– come gestire la struttura distributiva esterna ed interna degli ambienti,
valutando in quale maniera agiranno sui fruitori.
Progettare dunque con consapevolezza, ed aggiungere valore al
servizio offerto . Un valore che si esprime in termini di benessere
psico-fisico da una parte, e di integrazione e sostenibilità ambientale
dall’altra, nel rispetto della Natura e dell’Uomo e in questo caso delle
aspettative turistiche ed economiche. Ovviamente tutto ciò nel rispetto delle
preesistenze consolidate ed impostate sin dai primi anni del novecento in
modo molto interessante e direi ancora in sintonia con l’attuale millennio
tanto è vero il parco rappresenta ancora oggi la base di ogni iniziativa legata
al benessere per i suoi giardini , i suoi boschi e la sua posizione
incantevole.
RIQUALIFICAZIONE DEI PARCHI TERMALI DI FIUGGI- FONTE BONIFACIO VIII E FONTE ANTICOLANA- 2013-
La Fonte Bonifacio VIII fu edificata alla fine del 1800 e completata nel 1911 con il progetto dell’arch. Garibaldi Burba . Questa fu poi demolita a metà degli anni 60 del Novecento per far posto al progetto del noto architetto Luigi Moretti. Gli interventi riguardano la salvaguardia di alcune parti esterne ed il recupero di ambienti esistenti sottostanti le vele progettate da Moretti da destinare ad accoglienza, ambulatori medici e stanze per la cura delle persone. Intervento basato sulla relazione tra forme, colori e lo stato psico emotivo dei frequentatori
Il parco della Fonte Anticolana aperto a metà degli anni 20 del Novecento rappresenta l’area ludica e di cura che gli ospiti solitamente frequentano nel pomeriggio. Il complesso che ospita boschi e giardini è stato sottoposto, mediante il progetto, a riqualificazione degli spazi esterni e dei datati manufatti che proteggono i frequentatori nelle loro attività . Il progetto è integrato agli altri interventi di riqualificazione denominati “Open Air” che prevedono, mediante proposte olistiche ( percorsi sensoriali, bosco e giardino bioenergetico, centro benessere, musicoterapia ecc) un riutilizzo degli spazi termali per attività che favoriscono il benessere psico fisico della persona
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